vitalizi m5s

Vera e propria bagarre alla Camera riguardo ai vitalizi dei parlamentari. La mozione dei deputati M5S è stata bocciata. Questo scottante argomento che ha letteralmente smosso gli animi della politica italiana e quelli dei politici pentastellati, i quali, dopo che la votazione ha decretato che la proposta del PD era passata, hanno innescato una vera e propria rivolta, con tanto di cartelli e tentativi di irruzione nell’ufficio della presidenza subito dopo la sospensione della seduta. La news è tratta da Il Corriere della Sera.

L’Ufficio di presidenza di Montecitorio, dopo mesi di attesa, finalmente ha approvato una delibera su proposta del Partito Democratico che riattiva per i prossimi tre anni, partendo dal 1 maggio, il contributo di solidarietà riguardo i vitalizi e le pensioni dei parlamentari. Il contributo era stato interrotto il 31 dicembre 2016 in quanto questa sorta di privilegio non può essere stabilito a regime bensì solo in maniera temporanea per un periodo di 5 anni. Laura Boldrini, presidente della Camera, ha formalmente bocciato la proposta del M5S e approvato la delibera del PD dopo la votazione, scatenando l’ira dei deputati grillini e la conseguente rivolta.

Dopo la bagarre alla Camera e la conseguente irruzione nella sede dell’Ufficio di Presidenza, Il M5S ha continuato la protesta con una manifestazione in Piazza Montecitorio, con Alessandro Di Battista e Luigi Di Maio in testa. Laura Boldrini condanna questo comportamento, ribadendo che la Camera garantirà la dialettica e non lo scontro, verbale e fisico. Non solo il PD, bensì anche Fratelli d’Italia e Scelta Civica condannano questo comportamento al limite del violento, lamentandosi del fatto che durante il question time nessuno ha potuto parlare per colpa loro.  Questo perché la seduta è stata sospesa proprio durante la fase del question time in diretta TV: i deputati del M5S hanno esposto i cartelli sotto il proprio banco con l’hashtag  #sitengonoilprivilegio.

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