diamanti

Nel mondo dei gioielli, alcuni hanno un valore maggiore rispetto ad altri. Inutile negare, infatti, come i beni preziosi bagnati dall’oro siano considerati di maggior pregio rispetto ad altri, data l’importanza e valenza del metallo giallo che perdura sin dall’alba dei tempi. I preziosi di maggior pregio, però, sono considerati i diamanti, un dono che risulta particolarmente gradito soprattutto al genere femminile. 

La famosa frase “un diamante è per sempre”, è certamente di alto impatto emotivo. E nelle intenzioni di chi effettua questo dono e chi lo riceve, è quanto mai veritiera. Capita, però, che quel diamante, per ragioni assai differenti tra loro, non assuma quel valore affettivo e non venga più utilizzato dalla persona che lo possiede. 

Contenuto

Caratura, aspetto di primaria importanza nella stima del valore di un diamante 

In questi casi, alcune persone cercano di ottenere una contropartita economica del prezioso, trasformandolo prontamente in contanti. Lo sanno bene chi abita nei paraggi di Roma, rivolgendosi a un esperto di diamanti e gioielli preziosi, in grado di fornire una valutazione corretta e veritiera del diamante che si è deciso di monetizzare. 

Quando si decide di vendere un diamante, è opportuno essere a conoscenza dei fattori che ne determinano il valore, quali sono gli aspetti da considerare e i parametri che consentono al professionista di offrire una stima del gioiello. Una serie di elementi che ciascuno di noi, nel momento in cui opta per questa soluzione, deve essere a conoscenza per comprendere quanto sia realistico il preventivo stipulato dall’acquirente. 

Un aspetto, quest’ultimo, da non sottovalutare. La serietà di un compro diamanti, infatti, passa anche da una componente di primaria importanza come la trasparenza, che si traduce in un preventivo stilato come previsto dalla normativa vigente: meglio diffidare, quindi, da chi non lo fornisce in sede di valutazione del diamante

La caratura, ovvero il peso del diamante, è ovviamente il primo aspetto preso in considerazione. Un carato equivale a 0,20 grammi e non è da confondere col Karato, che identifica la quantità d’oro presente nella lega metallica. I carati variano da 0,5 (circa 5 mm) fino a 5 (circa 11 mm): maggiore è la caratura, più elevato è il valore del bene prezioso.

Colore e purezza, elementi che determinano quanto sia pregiato il diamante 

Un ruolo di egual importanza riguarda il colore del diamante. Come noto, quanto è più bianco tanto più prezioso risulta il diamante. Esiste, in tal senso, una guida a livello internazionale che consente di stabilire il maggior pregio di un diamante in base al loro colore. 

I colori D-E-F, quelli più spiccatamente bianchi intensi, sono quelli più prestigiosi, seguiti da quelli catalogati con le lettere G e H (aspetto bianco vivace ma meno intenso di quelli D, E e F). Una buona tonalità bianca la dispongono anche i diamanti catalogati I-J, che offrono un ottimo rapporto qualità/prezzo e vengono spesso utilizzati nell’alta gioielleria. 

Un altro parametro che determina il valore di un diamante è la purezza, certamente non inferiore come importanza rispetto ai due citati in precedenza. Anzi. Non è facile stabilire quanto sia “puro” un diamante: le impurezze sono percepibili solo ed esclusivamente tramite un microscopio o da una particolare lente di cui dispongono gli orafi. In altre, parole, solo un professionista può stabilire con ragionevole certezza la purezza di un bene prezioso. 

Quelli più pregiati vengono classificati “IF”: si tratta di diamanti puri, utilizzati prevalentemente per i cosiddetti “gioielli da collezione” per via del loro costo particolarmente elevato ed oneroso. D’alta gioielleria vengono considerati anche quelli ricompresi nella categoria “VVSI1” e “VVSI2”, che hanno delle impercettibili inclusioni verso i bordi del diamante.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *