La targa dell’auto è un elemento molto importante nel veicolo. Stiamo parlando, infatti, di un metodo per il riconoscimento composto da lettere e numeri, che si trova sul paraurti, sia nella parte anteriore che in quella posteriore. Le targhe sono assegnate ai veicoli dalla Motorizzazione Civile e possono avere una forma rettangolare oppure quadrata. Generalmente hanno uno sfondo bianco e delle strisce ai lati di colore blu. Il metodo di numerazione delle targhe, con la disposizione delle lettere e dei numeri, non è casuale, ma si tiene conto di specifiche regole, delle norme che riguardano anche la misura della targa stessa, che nel nostro Paese è ben definita.
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Il controllo delle targhe
È fondamentale spesso effettuare un controllo apposito delle targhe, per avere a disposizione molte informazioni utili. Per i controlli targhe a volte si deve ricorrere alla richiesta di una visura al PRA. Per esempio questa è necessaria nel momento in cui si vuole risalire al proprietario di un veicolo.
In particolare bisogna fare una domanda specifica rivolgendosi proprio al Pubblico Registro Automobilistico. Si può agire direttamente online, inserendo alcuni dati fondamentali, quelli anagrafici, poi il numero della targa, la categoria del veicolo e un indirizzo di posta elettronica.
In questo modo si possono ottenere informazioni utili che, oltre ai dati dell’intestatario, comprendono anche eventuali disposizioni dettate da ipoteche o fermi amministrativi.
Come vengono assegnate le targhe
Per assegnare le targhe si utilizzano combinazioni di lettere e numeri. Infatti basta cambiare ogni volta un numero o una lettera per ottenere delle combinazioni sempre differenti. È proprio in questo modo che è possibile riuscire a determinare che ogni nuova immatricolazione automobilistica abbia un numero di targa unico.
L’assegnazione delle targhe è una procedura di competenza della Motorizzazione Civile, che agisce in modo tale che ogni auto che circola sul territorio nazionale abbia una targa specifica. Secondo il Codice della Strada, la targa è obbligatoria, ma non soltanto per le auto, anche per i motoveicoli, i ciclomotori e per i rimorchi.
Per quanto riguarda specificamente le automobili, le targhe devono essere due, di cui una posta sul lato anteriore e l’altra sul lato posteriore. Chi circola senza targa può andare incontro a delle alte sanzioni. La targa deve essere sempre visibile e, nel caso del suo smarrimento o del suo deterioramento, si deve provvedere a fare una segnalazione agli uffici della Motorizzazione Civile.
Come leggere una targa
È possibile riuscire ad individuare l’anno di immatricolazione di un veicolo soltanto facendo affidamento sulla targa? È fondamentale rispondere a questa domanda, ma diciamo subito che risalire all’anno esatto è un po’ complicato.
Infatti l’assegnazione delle targhe sicuramente obbedisce ad una progressione in base alla data di immatricolazione, anche se si deve ricordare che le targhe, prima di essere attribuite ad un determinato veicolo, vengono assegnate in blocco alla Motorizzazione delle varie città.
Questo vuol dire che, per riuscire ad individuare con esattezza l’anno di immatricolazione, si dovrebbero avere a disposizione anche delle altre informazioni essenziali, come per esempio quelle che riguardano la provenienza del veicolo.
Le caratteristiche delle nuove targhe
Fino agli anni ’90 si usava, per definire una targa, una sequenza di numeri che seguiva la sigla della provincia. Infatti il sistema che prevedeva l’utilizzo di numeri progressivi e che si usava soltanto all’origine è stato poi abbandonato.
Oggi si adotta un altro sistema che consiste nell’uso di due lettere, tre numeri e poi altre due lettere. Non vengono però utilizzate le vocali I, U e O e la consonante Q, per evitare confusione.
In questo modo è stato calcolato che si possono immatricolare più di 134 milioni di targhe. Superato tale limite, si dovrà cambiare ed escogitare un altro metodo per l’assegnazione.