Con la prossima approvazione della Riforma Pensioni 2017, è doveroso riassumere nelle ultime news riguardo i principali requisiti per l’accesso alla pensione per i lavoratori iscritti alla Previdenza Pubblica Obbligatoria e per il comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico. La grande novità sarà l’APE che erogherà un reddito di accompagnamento alla pensione di vecchiaia per chi ha compiuto i 63 anni di età e che soddisfano particolari condizioni. L’APE Social si rivolge alle categorie di lavoratori che stanno vivendo una condizione di disagio, ovvero disoccupati, invalidi, addetti a lavori usuranti e per chi assiste familiari con disabilità, non avendo effetti sulla pensione in quanto il sussidio è pagato dallo Stato Italiano. L’APE Volontario, invece, sarà una sorta di prestito erogato dalle banche che permetterà uan decurtazione ventennale sulla futura pensione. Ultima opzione, l’APE Aziendale: il datore di lavoro darò un contributo economico per far andare il soggetto in pensione anticipata e diminuire l’entità della penalità sulla cifra finale. Che ne sarà di Quota 41 e dell’Opzione Donna? Facciamo chiarezza.
Sarà dal 1 maggio 2017 che i lavoratori che rientreranno nei requisiti previsti dalla Legge di Bilancio 2017 potranno sperimentare l’opzione dell’anticipo pensionistico, anche se il Governo Gentiloni è al lavoro per sciogliere i diversi nodi della riforma delle Pensioni. Secondo le ultime news e le stime effettuate da Il Sole 24 Ore, sarebbero 300mila i lavoratori beneficiari della pensione anticipata volontaria, senza contare le migliaia di contribuenti tra quelli precoci, Opzione Donna e Quota 41. La novità del 2017 sono le pensioni anticipate Ape Social, che consente il pensionamento con 3 anni e 7 mesi di anticipo se non si superano i 1500 Euro e 63 anni, oltre a trovarsi in situazioni critiche, gli stessi per i precoci o con Quota 41, oppure aver eseguito lavori usuranti da 30 o 36 anni. Una netta differenza con l’Ape Volontaria, ma l’attuazione è tuta da vedere per le forti manifestazioni sindacali. E’ Opzione Donna ad essere fortemente contestata, in quanto non ci sarebbe possibilità di proroga.
La pensione anticipata con Opzione Donna riguarda le lavoratrici dipendenti nate negli ultimi trimestri del 1958 oppure quelle autonome nate negli ultimi trimestri del 1957. Il calcolo della pensione avrà un costo con metodo contributivo, meno vantaggioso del misto secondo alcune analisi. I fondi stanziati, tuttavia, sarebbero sufficienti solo per il 2017 e non ci sarebbero proroghe per l’anno prossimo. Oltre all’APE, ai lavoratori precoci e a quelli con lavori usuranti e coloro che aderiranno alla Quota 41, il Governo Gentiloni pensa anche al comparto Difesa, Sicurezza e Soccorso Pubblico con uscite agevolate anche per altre categorie lavorative, ovvero spettacolo, sport professionistico, personale viaggiante iscritto al soppresso fondo trasporti, piloti marittimi e marittimi abilitati al pilotaggio, marittimi adibiti al servizio di macchina o di stazione radiotelegrafica di bordo e per la generalità degli assicurati presso il fondo volo.
Le domande per ape social partiranno a maggio fino a giugno ma chi dovrà fare le domande chi sa di avere requisiti entro 2017 o solo chi li ha entro giugno?
Non capisco perché non posso usufruire dell’opzione donna poiché ho 31 anni contributi dipendente e 8 autonoma e sono nata nel giugno 1958 come dipendente ho diritto ma avendo 8 anni di contributi come autonoma mi scatta un anno in più come età anagrafica non è assolutamente giusto. Grazie mille Marinella