Quasi ogni giorno si parla di pensioni con varie ipotesi sul tappeto, da quella del mutuo bancario per andare in pensione anticipatamente rispetto ai limiti imposti dalla legge Fornero, alla pensione anticipata con decurtamento dell’importo in percentuale proporzionale all’anticipo. Solo pochi giorni fa Renzi, in una trasmissione televisiva sulle reti Mediaset, ha imbonito gli spettatori con le sue cifre scritte su una lavagna in puro stile Berlusconiano con tanto di firma, in cui illustrava il raddoppio della quattordicesima per i pensionati e l’innalzamento del tetto per averne diritto e tutta una serie di cose che c’è da domandarsi dove si troveranno i soldi per realizzare tutto, salvo poi, all’indomani del referendum, sentire l’annuncio che le condizioni economiche non consentono questo o quello.
L’ultima voce riguardante le pensioni sosterrebbe la possibilità di andare in pensione con la Quota 100 e almeno 41 anni di lavoro percependo una pensione ridotta, non si sa ancora di quanto. E’ solo un’ennesima promessa, un po’ di fumo negli occhi oppure un vero progetto realizzabile? Ormai, con tutta la ridda di voci e informazioni che turbinano, bisognerà attendere la Legge di Bilancio per capire cosa ci sarà veramente di concreto, ma a quel punto il referendum avrà già avuto il suo esito…