Morbillo vaccino si o vaccino no? Torna a farsi spazio il vecchio spettro di una malattia sintomatica che eravamo riusciti a dimenticare. Nelle ultime ore il web è stato invaso dalle foto di un cartellone denuncia arrivato dopo la notizia di un grave caso di contagio fra neonati a Falconara, in provincia di Ancona.
Nel corso dell’ultimo ventennio il morbillo era diventato un semplice ricordo, con casi di contagio ormai scesi al disotto di ogni percentuale grazie soprattutto all’incremento del vaccino. Nell’arco degli ultimi anni però questo risultato man mano si è perso forse a causa di farsi miti. Se ben ricordate da un po’ di tempo a questa parte si è avanzata l’ipotesi secondo cui i vaccini abbiano incrementato i casi di bambini autistici in Italia. Questa tesi però non ha mai trovato una conferma, spaventando comunque i genitori che decidono di vaccinare sempre meno i propri figli. La mancata vaccinazione conseguentemente aumenta i casi di contagio di malattie che stavamo per dimenticare, proprio com’è avvenuto con i due bambini di Falconara, provincia di Ancora, di sei e otto mesi. Secondo quanto si apprende dal Quotidiano.net e Repubblica i bambini appartengono allo stesso nucleo familiare, essendo cugini, e che il più piccolo dei due verserebbe in condizioni gravi.
I due cuginetti di sei e otto mesi, secondo quanto chiarito da persone attorno alla famiglia, non frequentano l’asilo nido e che avrebbero contratto il virus in un focolare di a Pescara dove si erano recati per far visita a dei parenti. Tutto ciò ha fatto si che nascesse da parte dei genitori si unissero per una vera e propria catena provocatoria e a favore delle vaccinazioni. Tale propaganda ha raggiunto i social grazie alla foto di un cartello, firmato da pediatri e genitore, dove si legge: I pediatri dello studio medico Galileo Galilei il papà e la mamma del piccolo bambino ricoverato all’ospedale Salesi in condizioni critiche perché contagiato dal morbillo, ringraziano sentitamente i genitori che non vogliono vaccinare i propri figli consentendo il dilagare di una malattia che nel 2017 sarebbe dovuta essere estinta.