Quando la nostra automobile, dopo anni di “onorato servizio”, dev’essere necessariamente cambiata, la sensazione vissuta da alcuni è di grande sconforto. D’altro canto, non è raro che l’automobilista supponga di aver instaurato un rapporto simbiotico con la vettura, ricordando una celebre figura del cinema nostrano: Plinio Carlozzi, il tassinaro interpretato da Renato Pozzetto nel film “Zucchero, miele e peperoncino”.
Il “passo d’addio” al proprio autoveicolo, quindi, è un momento per molti emozionante, ma che pone, però, dei quesiti concreti sulla sostituzione del medesimo. Il più celebre dilemma che anima, nella maggior parte dei casi, ogni singolo automobilista è: meglio l’auto nuova o quella usata? D’altro canto, quando si acquista un’autovettura raramente la scelta è istintiva: gli aspetti da valutare e ponderare sono molteplici.
Contenuto
Le auto nuove sono le più desiderate, ma la maggior parte degli italiani compra “usato”
Tendenzialmente, qualunque soggetto desidererebbe acquistare un’auto nuova. I vantaggi di queste vetture sono noti alla maggior parte degli automobilisti, che le preferiscono in quanto sinonimo di migliori performance e di un design che non accusi alcun segno del tempo. Non tutti, però, possono permettersi una vettura nuova di zecca: i costi, spesso, risultano proibitivi e l’acquisto di un’automobile di prima immatricolazione resta un sogno nel cassetto in attesa, economicamente parlando, di tempi migliori.
Tra i tratti contraddistintivi delle auto nuove, l’affidabilità risulta quello maggiormente apprezzato: nel pensiero comune, un veicolo non usato fornisce maggiori garanzie in termini di efficienza e comodità, riducendo ai minimi termini la possibilità che l’auto riscontri problemi nel breve periodo. Tra gli indubbi vantaggi, inoltre, esiste la possibilità di scegliere tutti gli optional ed i sistemi di ultima generazione maggiormente graditi.
Nelle preferenze degli utenti della strada, di conseguenza, la prima immatricolazione è quella maggiormente desiderata. Una preferenza più che giustificata, che cozza, però, con i dati di vendita degli ultimi anni: le auto usate, infatti, sono quelle più acquistate dagli automobilisti italiani. E la prima ragione, per quanto ovvio, risiede nell’aspetto economico: oltre ai prezzi più bassi, consentono di risparmiare in termini di imposizione fiscale.
Negli ultimi tempi, oltretutto, si è diffusa una nuova modalità di acquisto delle auto usate, ossia prenderne possesso mediante una compravendita tra controparti private. Bypassare il concessionario consente all’acquirente di risparmiare un po’ di soldi, evitando il pagamento dei costi d’intermediazione che un professionista del settore inserisce, inevitabilmente, nel prezzo di vendita del veicolo.
Auto nuova o usata? Esiste una terza via
Se l’aspetto economico fa propendere l’ago della bilancia per l’acquisto di un’automobile usata da un privato, altri aspetti, invece, consigliano di rivolgersi ad un intermediario qualificato. La bontà di svariati aspetti tecnici, infatti, rischia di venire meno se non si effettua l’acquisto in concessionaria. Si pensi, ad esempio, al chilometraggio, che un privato, in maniera non del tutto corretta, potrebbe falsare al ribasso.
Anche la garanzia della qualità della componentistica del veicolo, si è certi di ottenerla solo ed esclusivamente tramite un concessionario, che, nella maggior parte dei casi, offre assistenza gratuita nei primi dodici o ventiquattro mesi dalla data d’acquisto. Il privato, di conseguenza, risulta una strada da intraprendere solo ed esclusivamente se si ha la ragionevole e comprovata certezza della correttezza del medesimo.
Tantissime persone, però, ignorano una terza via. Quando la nostra autovettura mostra i primi segnali di cedimento, non sempre si rende necessaria la sostituzione della stessa. Ed è proprio il cuore pulsante del veicolo, ossia il motore, che con qualche giusto accorgimento può tornare a nuova vita, regalando performance praticamente identiche a quelle che lo stesso era in grado di fornire non appena sfornato dalla casa madre.
Avere dei motori auto rettificati come nuovi, quindi, non è un’utopia. Basta saper scegliere il professionista giusto, che sia in grado, grazie all’esperienza ed alle conoscenze tecniche acquisite nel tempo, di fornire un servizio all’altezza delle aspettative dell’automobilista. Restituendogli la gioia di guidare il proprio veicolo come se fosse appena acquistato.