Desta scalpore la sentenza del Tribunale di Ivrea di oggi secondo cui l’uso scorretto del cellulare causa il cancro al cervello. Nella fattispecie ha riconosciuto la malattia professionale di un dipendente Telecom che è stato colpito da neurinoma condannando l’Inps. L’uomo ha usato il cellulare per 15 anni per più di tre ore al giorno. Gli avvocati sostengono che la sentenza riconosce il legame tra il tumore al cervello e l’utilizzo inappropriato del cellulare.
Nel 2011 uno studio della Iarc aveva riconosciuto l’effetto cancerogeno delle onde elettromagnetiche emesse dal telefonino, oggi nel 2017 la giustizia italiana condanna in primo grado i dispositivi tecnologici. Come riportato da Repubblica, il dipendente della Telecom ha dichiarato che non vuole demonizzare l’uso del cellulare ma invita a modificare le proprie abitudini. All’inizio infatti era convinto di avere una semplice infezione all’orecchio. Disturbi all’udito e orecchie tappate sono sintomi comuni, poi è arrivata la diagnosi di tumore. L’uomo ha subito un intervento chirurgico per l’asportazione del nervo acustico ed è diventato sordo dall’orecchio destro.
I legali che hanno assistito il dipendente Telecom avevano intentato una causa qualche anno fa per imporre al Ministero di informare i cittadini sui rischi collegati all’uso del cellulare. Come spesso accade per questo tipo di cause, il faldone giace ancora al Tar ma hanno aperto un sito in cui ci sono tutte le informazioni utili: www.neurinoma.info.