Marika Cassimatis passa all’attacco dopo il caso del M5S a Genova diventato un vero e proprio scandalo che si risolverà, molto probabilmente, in tribunale: l’ex candidata delle elezioni comunali del capoluogo ligure ha querelato Beppe Grillo, garante e leader del Movimento Cinque Stelle, insieme ad Alessandro Di Battista, per diffamazione. La querela penale e forse civile secondo fonte Rai News, è stata depositata in Procura in questi giorni in cui l’esclusa ha mantenuto il silenzio stampa. In questo momento, molti grillini ed elettori si chiedono se le elezioni, per il Movimento, siano a rischio esclusione dalla corsa a Palazzo Tursi.
E’ il legale dell’esclusa Marika Cassimatis, Lorenzo Borrè, a spiegare la ragione della querela penale contro Beppe Grillo e Alessandro Di Battista: l’ex candidata M5S si è sentita diffamata dalla affermazioni del Garante del Movimento proprio in qualità del ruolo ricoperto dal comico, ma ha ritenuto diffamanti anche le parole pronunciate dal parlamentare Alessandro Di Battista in occasione della pubblicazione del post sui social. La Cassimatis, da allora, si è chiusa nel riserbo, anche se prossimamente sarà probabilmente convocata una conferenza stampa a Genova in cui rivelerà le sue intenzioni, ovvero procedere anche in sede civile. Intanto, serpeggia la preoccupazione per le elezioni comunali, visto che i due maggiori esponenti del Movimento Cinque Stelle sono stati querelati penalmente, mettendo a rischio l’esito del voto.
L’effetto delle azioni legali intraprese dall’esclusa Marika Cassimatis potrebbe avere effetti catastrofici per le elezioni di Genova e l’ascesa del M5S nella città ligure. Il ribaltone di Beppe Grillo durante le elezioni telematiche per decidere il candidato grillino a sindaco della città ha fatto scoppiare un vero e proprio caso nel M5S, vista la maniera in cui è stata scalzata la vincente Cassimatis. Un post laconico del Garante del Movimento che ha escluso la candidata eletta legittimamente per il secondo Luca Pirondini, per presunte frasi diffamatorie e denigratorie nei confronti del comico e di altri candidati del Movimento Cinque Stelle che ha indotto la stessa a promettere querela contro Grillo e chi l’ha diffamata. Non si può dire che il mancato futuro sindaco di Genova non è una che non mantiene la parola data.