Alitalia sempre più in crisi. “Che la situazione fosse critica non l’abbiamo scoperto oggi”, dice ai microfoni dei giornalisti il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Graziano Delrio, “Abbiamo cominciato a lavorare e continueremo a lavorare, dobbiamo fare degli approfondimenti”. Proprio domani mercoledì 22 Marzo prenderanno il via i tavoli tecnici tra governo, i rappresentanti dei sindacati ed i vertici dell’azienda per decidere sul piano industriale di Alitalia che prevede già oltre due mila esuberi. Si tratterà di un incontro soltanto formalmente presieduto dal governo, dato che si tratta pur sempre di una società privata, e che per questo non vedrà alcun intervento pubblico. I sindacati però vogliono vederci chiaro e chiedono ad Alitalia di controllare meglio i dati sull’andamento economico della società privata per verificare se davvero i problemi economici derivano esclusivamente dal mantenimento del personale. Intanto Alitalia smentisce pubblicamente le indiscrezioni sul presunto avviamento delle procedure di mobilità prima ancora dell’incontro di domani.
Sciopero Alitalia per il 5 Aprile 2017, al via tavoli tecnici
“Il governo si fa garante del metodo e non del merito”, ha spiegato il segretario della Filt-Cgil Nino Cortorillo, ribadendo come da parte del governo non c’è alcune volontà di entrare nel patrimonio dell’azienda per approfittare della situazione di crisi. Tuttavia i sindacati ribadiscono la loro assoluta contrarietà al ricorso agli ammortizzatori sociali auspicando invece “capacità per generare ricavi e il taglio dei costi solo per quelli comprimibili non certo per il lavoro”, come ha ribadito Tarlazzi di Uiltrasporti, il quale mostra la diversità di opinioni in merito al problema Alitalia tra gli stessi sindacati italiani.
Intanto, in attesa di ulteriori sviluppi sul destino dei dipendenti della società di volo, viene confermato lo sciopero dei sindacati e dei dipendenti di Alitalia previsto per la giornata di mercoledì 5 Aprile 2017 per ben 24 ore. Per i vertici dell’Azienda si tratterebbe di un piano di sopravvivenza necessario per rilanciare Alitalia con una “struttura di costi che ci permetta di essere competitivi con quelli che sono i nostri principali avversari”.