Il governo ha cancellato i voucher lo scorso 17 marzo. I buoni lavoro ancora validi sono quelli che rientrano nel provvedimento del bonus baby sitter. L’Inps ha comunicato l’importante novità in seguito alla decisione del Ministero del Lavoro insieme al dipartimento delle Poltiche per la famiglia. Il bonus baby sitter era stato introdotto con la legge 99/2012 e applicato nel 2013. Nonostante sia stato applicato nel 2013 (con scarso successo) negli anni successivi è stato sfruttato perché si tratta di un aiuto economico che fa gola alle neo mamme negli undici mesi che seguono il congedo obbligatorio per la maternità. Per ogni mese si possono ottenere 600 euro sino ad un massimo di 6 mesi (3 mesi per le lavoratrici autonome) da utilizzare per pagare la retta dell’asilo nido o la baby sitter.
Sul territorio ci sono delle strutture convenzionate con Inps a cui l’ente corrisponde l’importo, nel caso dei voucher baby sitter è sempre l’Istituto Nazionale per la Previdenza Sociale che fornisce i buoni lavoro alla madre. Come abbiamo detto all’inizio con la legge 25/2017 è stato soppresso il lavoro accessorio e di conseguenza i voucher senza eccezioni. Purtroppo si poneva il problema dei voucher baby sitter e l’erogazione del bonus legata ad un’altra legge. In un primo momento l’Inps aveva posto come condizione il fatto che fossero ancora validi i voucher emessi prima del 17 marzo e per le domande presentate in seguito ci sarebbe stata solo l’opzione per l’asilo nido, i nuovi accordi però hanno fatto tirare un sospiro di sollievo alle mamme e la proroga sarà sino al 2018 oppure sino a quando non verranno trovate nuove modalità di pagamento per le attività occasionali.