Diversi arresti sono stati eseguiti dagli agenti dei Carabinieri soprattutto nel Cosentino e altre denunce per usura notificate in carcere a persone già detenute per altri motivi. Secondo gli inquirenti, i soldi di Clan Cosentini e del calciatore Francesco Modesto sarebbero finiti in un unico calderone per finanziare un giro di prestiti in nero a tassi decisamente usurai, pare addirittura del 30% mensile.
Nel mirino degli usurai sarebbero finiti diversi imprenditori in difficoltà che, però, con questo hanno finito per rovinarsi del tutto. Il calciatore, conosciuto nell’ambiente calcistico, ha militato in diverse squadre di serie A e serie B anche se al momento si trova svincolato.
Se le accuse verranno confermate e ritenuto responsabile, si troverà, invece, vincolato per un certo tempo. I soldi del giocatore sarebbero stati materialmente manovrati dal suocero per finanziare prestiti ad usura. La rifusione dei debiti contratti, poteva avvenire in denaro contante, assunzione di personale indicato dalle cosche oppure esecuzione di lavori perlopiù edili senza retribuzione. Sarebbe quest’ultimo il mezzo usato dal calciatore per costruire la sua casa nel Cosentino ove risiede.