Dopo la firma di oggi, prende finalmente forma il Rei, ovvero il reddito di inclusione che prevede un primo sostegno alla povertà diffusa in Italia, tramite l’istituzione di nuovi servizi di formazione e di collocamento. Si tratta di un sostegno da circa 485 euro da destinare da destinare alle famiglie che non hanno redditto e che possiedono piccolo proprietà immobiliari. Il reddito di inclusione 2017 è stato approvato dal Parlamento e prevede adesso la scrittura dei consueti decreti attuativi da parte del governo entro il mese di maggio. Soddisfatto anche il premier Gentiloni: «Il reddito di inclusione per due milioni di persone è un impegno per la dignità e la libertà dal bisogno» così ha detto Gentiloni oggi a Palazzo Chigi dopo la firma dell’intesa, «Questa sala ci dice che governo e Alleanza contro la povertà, un arcipelago molto vasto di forze sociali e sindacali, sono insieme per un impegno rilevante e si ripromettono di lavorare insieme».
Reddito di inclusione: criteri di accesso e requisiti
Il primo punto, come si legge nello stesso memorandum, riguarda proprio i criteri di accesso ed i requisiti per il reddito di inclusione approvato dal Parlamento. Il governo, tramite la scrittura dei prossimi decreti attuativi, prevede così l’introduzione di due criteri di accesso: il primo si basa sui parametri stabiliti dall’Isee con un tetto (meno basso del precedente che era di 3 mila) pari a 6 mila euro; il secondo invece riguarda il reddito disponibile delle famiglie calcolato in base all’indicatore della situazione reddituale (Isr) che prevede un tetto di 3 mila euro. Quest’ultimo criterio, come sottolineato da più fronti dal governo, ha lo scopo di verificare in modo più dettagliato le disponibilità economiche delle famiglie italiane, permettendo per esempio di scontare eventuali prezzi di affitto che, in determinate zone di Italia, raggiungono soglie molto elevate per via dei costi di vivibilità. Per coloro che rientreranno nei suddetti parametri, il primo anno l’assegno mensile del reddito di inclusione 2017 non dovrebbe superare la somma di 485,oo euro.