L’organizzazione mondiale della sanità ha diffuso la bozza della classificazione internazionale delle malattie che entrerà in vigore nel 2022. L’OMS non classifica più la transessualità come malattia mentale ma ha incluso la dipendenza da videogiochi.
Contenuto
Transessualità è una malattia mentale?
Nella categoria disordini mentali dell’International Classification of Diseases è stata rimossa la parte che riguarda la transessualità perché è stata inserita in un nuovo capitolo che affronta le condizioni di salute sessuale. Per l’OMS è chiaro che non si tratta di una malattia mentale e tale classificazione causa stigmatizzazioni per le persone transgender. Le organizzazioni che lottano per i diritti dei transessuali hanno accolto con gioia la notizia, per loro è come quando è stata tolta l’omosessualità dai disordini psichiatrici. Grazie a questo passo in avanti si può combattere la transfobia perché la transessualità è solo una diversità umana e come tale deve essere trattata con rispetto.
Gaming disorder, disturbo mentale
La dipendenza da videogiochi invece è a tutti gli effetti una malattia mentale. Il documento definitivo “Classificazione Internazionale delle Malattie” è ancora una bozza che sarà presentata il prossimo 19 maggio 2019 all’assemblea mondiale dell’OMS ed entrerà in vigore a gennaio 2022. La versione preliminare è composta da una lista di 55mila malattie. Gli operatori sanitari dovranno essere formati per fronteggiare queste nuove malattie tra cui appunto la dipendenza di videogiochi. È stato stimato che nel mondo ci sono circa due miliari di videogiocatori che sono completamente assuefatti e la loro vita è compromessa significativamente. Chi soffre di gaming disorder resta incollato allo schermo, non mangia, non dorme e continua a giocare senza sosta. Le condizioni riscontrare sono le stesse delle altre dipendenze, come il gioco d’azzardo.