Momenti di paura questa mattina all’aeroporto Marconi di Bologna dove un uomo di 68 anni è morto per arresto cardiaco dopo aver lamentato forti disturbi e difficoltà respiratorie mentre si trovata a fare il check-in. Nonostante l’intervento dei soccorsi del 118 sul posto, per l’uomo non c’è stato nulla da fare. Secondo gli esperti l‘uomo era affetto da una “grave patologia in fase evolutiva avanzata” e forse per questo avrebbe necessitato di un intervento molto più rapido. Il triste episodio di Bologna ha di fatto suscitato diverse polemiche da parte di coloro che hanno lamentato la mancanza di un tempestivo servizio di soccorso in aeroporto, tra questi alcuni rappresentanti della Lega Nord e del M5s. Nel comunicato ufficiale dell’Ausl si leggeva che «L’ambulanza del primo soccorso sanitario aeroportuale del 118 è giunta sul posto alle 9,11, ossia 8 minuti dopo l’attivazione da parte della Centrale operativa del 118 Emilia Est – mentre- Gli operatori hanno attivato immediatamente il defibrillatore, che ha evidenziato un ritmo cardiaco non defibrillabile».
L’auto con il medico a bordo sarebbe arrivata però soltanto dopo ben 22 minuti quando l’uomo di 68 anni era già morto. Alle 9.27 infatti è stato constatato il decesso. Sul punto la polemica è arrivata invece senza ritardo. Il consigliere regionale della Lega Nord, Marchetti,secondo cui “con tutti questi passaggi, i minuti previsti per la legge non sono stati rispettati”, ha annunciato di presentare un’interrogazione alla Regione. Duri anche i grillini che lamentano un’organizzazione insufficiente. “La Giunta regionale provveda al potenziamento del sistema di emergenza urgenza perché episodi come quello accaduto oggi non debbano ripetersi” chiede Giulia Gibertoni (M5s) in un’interrogazione,”Indipendentemente da quanto accaduto ancora una volta si dimostra che questa organizzazione territoriale è insufficiente”. Intanto l’Ausl e il personale dell’Aeroporto Marconi di Bologna hanno rivolto le loro condoglianze ai famigliari dell’uomo morto questa mattina.