Allarme Leishmaniosi a Bologna

Panico a Bologna per la Leishmaniosi, la malattia che ha causato due morti in seguito a delle complicazioni. I veterinari spiegano come si può contrastare, perché esistono strumenti efficaci per combatterla e soprattutto prevenirla . L’allarme Leishmaniosi a Bologna è stato lanciato a causa dei decessi di due anziani che hanno contratto l’infezione. La Leishmaniosi è una infezione trasmessa dai pappataci e sia l’uomo, sia gli animali domestici quali i cani possono contrarla, ma non trasmetterla: sono gli insetti a farlo.

Come si può contrastare la Leishmaniosi? I veterinari suggeriscono di contrastare la diffusione dell’infezione usando presidi che impediscono l’alimentazione dei pappataci come ad esempio i collari e i prodotti antiparassitari a base di deltametrina e permetrina. Inoltre, è disponibile un vaccino specifico che riduce il rischio di contrarre la malattia, ma che non protegge dalla puntura dell’insetto. Per questo è bene utilizzare i due metodi insieme, specialmente ora che a Bologna è in corso l’allarme per le due morti umane. Con l’arrivo della calura estiva, meglio far dormire i cani al chiuso, o in casa oppure coprire le cucce con delle zanzariere.

I sintomi della Leishmaniosi sono diversi: dalla dermatite ai problemi a milza, fegato e altri organi interni. Essa non si trasmette direttamente da cane a cane, né da cane a persona, sono le punture di insetto a trasmetterla. Per quanto riguarda gli esseri umani, non solo si può contrastare, bensì si guarisce. Nonostante l’infezione sia atipica del Nord Italia, da un po’ di anni la si trova a causa del riscaldamento globale perché i pappataci, insetti simili alle zanzare, trovano un clima meno rigido e più favorevole alla riproduzione.  I due morti hanno contratto la versione viscerale della malattia, la più pericolosa, perciò si sta discutendo su quali misure sono state messe in atto nei canili pubblici e privati di Bologna e provincia e quali iniziative sono state avviate per combattere il fenomeno e informare i cittadini.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *