Non tutti sanno che, stando ai dati che sono stati accumulati circa le abitudini degli italiani sul web, esiste una grande quantità di persone che si affida alle arti divinatorie: parliamo di circa mezzo milione di persone, che fanno affidamento a sistemi come la cartomanzia o la lettura dei tarocchi. Per questo motivo, non si può certamente fare a meno di sapere che cosa sia questo metodo, che si è sviluppato molto e nel corso degli anni e che presenta delle radici storiche sicuramente ben salde. Di seguito, si tenta di introdurre, nel dettaglio, questa forma di divinazione non soltanto attraverso la sua controparte della cartomanzia online, ma anche attraverso tutti i metodi, le definizioni e le caratteristiche di questo sistema.

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Che cos’è la cartomanzia e il principio di questo metodo

In linea del tutto generale, vale la pena approfondire che cosa sia la cartomanzia. Come detto, si tratta di un metodo di divinazione chi viene effettuato tramite l’utilizzo di uno o più mazzi di carte, tra cui spicca sicuramente quello dei tarocchi; tuttavia, la cartomanzia può essere realizzata anche attraverso carte italiane o francesi, generalmente illustrate. Il principio fondamentale della cartomanzia, stando a quanto dichiarato in termini divinatori, interessa la fusione tra due mondi: quello al di sopra e quello al di sotto.

Quest’ultimo interessa la realtà fisica così come la conosciamo, mentre il mondo al di sopra chiama in causa tutti i fenomeni che vengono analizzati dal punto di vista filosofico, metafisico e simbolico. Il principio fondamentale della cartomanzia, parafrasando gli occultisti, dunque, riguarda la disposizione di entrambi i mondi in maniera parallela, spesso addirittura compresente, affinché, tramite una lettura delle carte, si possano offrire responsi, risposte e interpretazioni sulla base di simboli e allegorie. Le carte, dunque, assumono una funzione di simbolo, dal momento che possono essere utilizzate sia per leggere previsioni future, sia per svelare aspetti del presente.

Storia della cartomanzia e simbologia moderna

Per tracciare una rotta circa i segreti della cartomanzia, si può effettuare una sorta di introduzione storica della stessa. Generalmente, si tende a credere che la cartomanzia sia nata come metodo nel medioevo, in particolar modo intorno al 1500, quando iniziarono a svilupparsi dei metodi basati sull’utilizzo dei tarocchi e di carte da gioco: dire il vero, queste carte erano nate già molto prima in Italia, nella civiltà etrusca, ma venivano utilizzate solo per scopo ricreativo. In Germania, in particolar modo a Magonza, si iniziò a diffondere una disciplina basata sull’utilizzo dei tarocchi a scopo divinatorio, cioè associando ad ogni immagine una determinato simbolo e un concetto metaforico.

Ovviamente, nel corso degli anni, i tarocchi hanno iniziato a consolidarsi nelle loro forme principali, soprattutto nell’idea che potessero prevedere l’avvenire di una determinata persona, come mostrato all’interno di numerose pubblicazioni scientifiche in merito, che vennero realizzate nel ‘700 e nell’800. Il successo definitivo della cartomanzia c’è stata con Napoleone Bonaparte, che era legato direttamente ad una cartomante francese, conosciuta come Mademoiselle Lenormand, alla quale si rivolgeva la prima moglie dell’imperatore: da quel momento in poi esoteristi e occultisti hanno iniziato ad essere un vero e proprio punto di riferimento popolare.

La simbologia moderna della cartomanzia si basa essenzialmente sul concetto di Arcani, cioè di figure che vengono associate a determinati simboli o numeri e a cui si legano elementi più ampi di vita, futuro, successo, lavoro, amore e tanto altro ancora. Questi Arcani, sia Minori che Maggiori, in base alla loro disposizione e all’interpretazione del cartomante, sono legati poi al senso del messaggio che verrà offerto ad una determinata persona che sceglie di affidarsi ad una lettura delle carte.

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