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Il Duomo di Milano è un’opera mastodontica dalla bellezza indescrivibile, uno splendido esempio di stile gotico mitigato dal candore del marmo bianco di Candoglia. Imponente e ricco di storia, è il vero simbolo di Milano e considerato anche la terza chiesa cattolica al mondo dietro San Pietro in Vaticano e la cattedrale di Siviglia.

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Un po’ di storia del Duomo di Milano

Realizzato a più riprese e nell’arco di svariati secoli, i lavori per la costruzione del duomo di Milano ebbero inizio nel 1386 e si sono conclusi solo nel 1800. La sua costruzione fu voluta da Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano.

Fin dall’inizio venne stabilito che la facciata sarebbe stata rivestita in marmo bianco, in considerazione del fatto che la famiglia Visconti possedeva le cave di Condoglia, situate sul lago Maggiore. I Visconti donarono i marmi all’ente che si occupò della realizzazione della struttura, denominato Fabbrica del Duomo.

La struttura sorge su un territorio che ospitava inizialmente il tempio di Minerva, poi per volere di sant’Ambrogio intitolata a SS. Tecla e Pelagia. Poi, nell’836, venne costruita una chiesa chiamata Santa Maria Maggiore, definita l’invernale. Entrambe devastate da un incendio, venne deciso di costruire il duomo dove sorgevano i resti delle chiese.

La facciata del Duomo di Milano

Frutto di una stratificazione di secoli di architettura e scultura, la facciata del Duomo di Milano è in stile gotico. Per completarla nel 1886 la Fabbrica del Duomo indisse un concorso che fu vinto da Giuseppe Brentano. Il progetto però non venne realizzato e si ricorse ad un compromesso.

I cinque portali rivelano le cinque navate all’interno, le finestre sovrastanti e i rilievi sui basamenti dei contrafforti centrali risalgono al 1600. Invece, sono del al XIX secolo le porte bronzee, le statue degli apostoli e dei profeti sulle mensole.

All’ingresso è posta invece una meridiana sul pavimento, così precisa da essere utilizzata ancora oggi per regolare gli orologi della città.

Sculture e reliquie

Tantissime sono le sculture che caratterizzano questa chiesa e la maggior parte di esse sono state realizzate tra il XIV e il XX secolo. Ad eseguirle sono stati maestri italiani e stranieri, appartenenti a veri periodi artistici, dal rinascimento al barocco, dal neoclassicismo all’art dèco.

Tra le sculture più importanti vi sono il monumento a Gian Giacomo Medici e il San Bartolomeo scorticato. Invece, fra le reliquie la più preziosa è il Sacro Chiodo, uno dei chiodi della croce di Cristo che si trova sospeso sopra l’altare maggiore e si vede da tutta la cattedrale grazie a una luce rossa. L’arcivescovo ogni 3 Maggio preleva il chiodo per mostrarlo ai fedeli mediante un curioso ascensore detto “nivola”.

Le Terrazze

Prendendo l’ascensore nel braccio nord del transetto si accede alle terrazze del Duomo, dalle quali si gode una vista magnifica sulla città e si possono ammirare pinnacoli, guglie, statue e archi rampanti in numero infinito.

La guglia più antica è la guglia Carelli e risale al 1397-1404, mentre le altre risalgono al XVII e al XVIII secolo. In tutto sono 145 le guglie che caratterizzano il Duomo di Milano e la più alta, eretta nel 1774, ospita la famosa Madonnina.

Questa statua alta ben 4 metri è ricoperta di fogli d’oro e la si può ammirare da vicino prendendo un ascensore apposito oppure salendo i tantissimi scalini.

Dall’altezza delle terrazze del duomo, che è compresa tra i 65 e i 70 metri, si può apprezzare tutto lo skyline di Milano, un’esperienza unica e spettacolare. Non solo, la superficie calpestabile delle terrazze è di ben 8000 metri quadrati, quindi si può camminare tranquillamente come se si fosse in una immensa piazza.

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